Il Friuli è un piccolo compendio dell’universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia tra tramontana e mezzodì. (Ippolito Nievo)
Orari
Mercoledì, Giovedì, Venerdì e Sabato 12:00-15:30 | 19:45-23:00
Domenica 12:30-15:30 | 16:00-18:00 Tasting Table Degustazione
Lunedì e Martedì Pausa
L’Osteria è il nido dell’Aquila araldica della bandiera del Friuli dischiude le ali per andarsi a riposare. E’ una casa dove l’anima fragile degli uomini va a nascondersi.
In Osteria, oggi, si deve certamente entrare con la mascherina ma è lì che ti cade la Maschera, quella che non copre, quella che indossiamo tutti fino al terzo bicchiere.
In Osteria cade il “chi sei” e si alza il “cosa dici” in un equilibrio che fa cadere gli equivoci rendendoci agli occhi dell’Oste tutti uguali, piccoli e fragili come le nostre bestemmie.
L’Osteria è teatro, dove si gestiscono movimenti e spazi, dove le pause sono più importanti delle parole, dove tu reciti, come nella vita, una parte per poter essere visto da qualcuno ma mai scoperto nella tua intimità.
Andiamo a teatro non per vedere qualcuno recitare, ma perché il lavoro dell'attore è ricordarci ogni giorno quanto noi stiamo recitando ed è per questo che se dal palco veniamo guardati in platea rimaniamo in imbarazzo. Lo stesso imbarazzo di sentire la nostra voce registrata.
L'Oste è come il Minosse dantesco che cinge la coda in base ai peccati e ti manda nel girone a cui appartieni. Solo che i giri a cui fa riferimento l'Oste non sono di coda...
L'Osteria è l'anima di un Friuli che combatte la sua paura, dove vorrebbe essere guardato perché così non dovrebbe fare lo sforzo di spiegarsi.
Ora il tempo è sospeso.
Ricordiamoci, quando il tempo ricomincerà coi suoi rintocchi, di andare noi a salvare quel presidio di anima che l'Osteria rappresenta e di farlo da adesso.
Il vino farà il resto.
Matteo Bellotto
RISTORANTE "RADIOSO"